“La donna lo ringraziò per l’interessamento, poi disse che aspettava quel giorno da tempo, e sembrava così serena, appollaiata sull’albero con il libro e il sigaro, che Julio le augurò buona fortuna e andò a mangiare un piatto di fagioli”.

Salve a tutti miei cari lettori, spero abbiate passato delle belle vacanze pasquali. Io ho completato varie letture e ne ho iniziate altre, il tutto accompagnato da una buona dose di cioccolato. Oggi, il libro di cui vi parlerò è: “La donna che sparì con un libro” di Idra Novey, edito dalla casa editrice Garzanti. Ringrazio di cuore Garzanti per questa copia digitale. 

La storia narra di una scrittrice stravagante che un giorno decide di scomparire, salire su un albero con una valigia e un libro sotto il braccio. La sua decisione porterà scompiglio nella vita delle persone accanto a lei, in particolar modo in quella di Emma. Quest’ultima era la sua traduttrice americana, la quale aveva legato con la scrittrice, stringendo un rapporto d’amicizia e di profonda conoscenza. Per questo quando la scrittrice scompare, Emma ne rimane profondamente sconvolta e verrà contattata dalla figlia Raquel, la quale sa benissimo che magari la presenza della traduttrice potrebbe esserle di grande aiuto. 

la donna che sparì con un libro

La donna che sparì con un libro è un romanzo che già dal titolo, fa presagire qualcosa di inaspettato, un alone di mistero che si avverte dalle prime pagine. Seguendo il tipico schema dei libri gialli, la Novey ci narra la scomparsa di questa scrittrice attraverso riflessioni sulla vita e passi tratti dai suoi libri. Lo stile che accompagna il romanzo è magico e assai poetico alle volte, il quale si mescola con appunti inseriti dalla traduttrice per quanto riguarda determinate parole. Ciò fa comprendere come la scelta delle parole usate nel romanzo non sia stata una scelta casuale ma ponderata e ricercata. Intenso ed avvincente, il libro della Novey si presenta come una corsa contro il tempo intrapresa dai suoi figli, Raquel e Marcus. A tratti divertente, a tratti commovente, non manca nessun ingrediente a questo libro. Difatti, questi tratti lo rendono unico ed innovativo nel suo genere, regalandoci un’avventura magica e misteriosa, la quale potrà risultare ancor più piacevole a chi ama scrivere e ama leggere di scrittori in fuga. Tutto il racconto è narrato in terza persona e ciò dona alla storia un tratto particolare, perché ogni personaggio ha una sua voce. Ognuno esprime i propri sentimenti di fronte alla situazione con i giusti tempi e spazi, trasformando l’intera vicenda in un racconto corale a più voci. 

”Il desiderio”aveva scritto Beatriz,”è ciò che un uomo cercherà di reprimere fino a non poterne più”. 

La particolarità del romanzo sta nell’ambientazione che ha scelto l’autrice ovvero, il Brasile e nel modo in cui vengono descritti i personaggi. Prendiamo Raquel, una donna rigida e composta, che non si fida del prossimo (a parte del suo capo) e che non sa come comportarsi in questa situazione. All’opposto abbiamo Emma, la sua traduttrice americana, che si lascerà totalmente assorbire da questa storia. Ella, è pronta a scoprire la verità, nonostante ciò porterà scompiglio nella sua vita e relazione amorosa. Come figure maschili, abbiamo Miles, il fidanzato di Emma, un uomo accondiscendente e per niente di polso, non ha attirato la mia attenzione, a differenza di Marcus. Quest’ultimo è il figlio di Beatriz, spavaldo, espansivo e di bella presenza. Con la sua carica erotica e sensibilità, riesce a farsi spazio nella vita di Emma. Accanto a lui, vi è Roberto Rocha, l’editore ed amico di Beatriz, il quale da una parte sembra un punto di riferimento per la donna; dall’altra, come tutti ricerca il suo tornaconto personale. Tuttavia, non vi è una sovrapposizione dei personaggi, ognuno ha un suo ruolo fondamentale nella storia e tutti donano un proprio punto di vista alla faccenda. 

”Non aveva mai letto i libri di sua madre.Non si era mai fatta incantare dall’illusione di poter conoscere una persona dai romanzi che scrive.Scoprire ciò che uno scrittore non aveva mai scritto,pensava,era forse l’unico modo per conoscerlo davvero.”

Armonioso, profondo e ricco di dettagli, il lettore si sente catapultato nella storia e in un labirinto di emozioni. I colpi di scena e le riflessioni personali sono un altro aspetto che mi hanno colpito e che donano al romanzo una marcia in più, rispetto agli altri che ho letto recentemente. Questo, perché la Novey è riuscita a creare una storia nella quale il lettore può rivedersi ed immergersi del tutto. Grazie, alle precisazioni di Emma e ai passi ripresi dai libri di Beatriz, emerge un profondo amore per la lettura e la scrittura, tutto ruota intorno alla passione letteraria, la quale viene vista come una valvola di sfogo nei confronti della vita. Beatriz, come poi farà Emma, scrive di sé, mette nero su bianco le sue emozioni, le sue preoccupazioni e descrive le sue vicende. 

”Bisogna onorare i ricordi accettando il fatto di non poterli cambiare”
Il finale è conclusivo, come in tutti i romanzi basati su un mistero, anche se tuttavia avrei preferito si approfondissero meglio determinate questioni legate ad alcuni personaggi. Rimane un libro che io consiglierei, perché di grande effetto e con aspetti davvero emozionanti. 

 


2 risposte a ““La donna che sparì con un libro”- Idra Novey”

  1. Avatar Sara Fabian

    Mi ispira un sacco. Ne vale la pena ?

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    1. Avatar Amante di Libri- Recensioni

      Sinceramente si, è un buon intrattenimento. Un buon mistero da scoprire e leggere.

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