Presentazione del libro “Da qui si vede il mondo intero” di Enne Koens

Ho avuto il piacere di assistere alla mia prima presentazione in cui l’autore è di origine straniere. Sto parlando dell’autrice olandese Enne Koens, accompagnata da Olga Amagliani, traduttrice da oltre dieci anni per case editrici, musei e agenzie. L’incontro è stato organizzato e ospitato dalla libreria Vicolo Stretto, una piccola libreria indipendente che con calore accoglie i suoi lettori e sa sempre consigliare ed organizzare incontri letterari unici.

Nella sua presentazione Francesca Mignemi esalta il ruolo delle traduttrici e di come esse con la loro arte ci liberano dalle catene delle parole, mettendo in risalto il contenuto originale dei testi. Gli autori come Enne, inoltre, ci liberano dalle strutture personali e restituiscono la voce ai bambini e alle bambine. Nei testi di Enne vengono esplorate le azioni, esaltando i bambini che capiscono il mondo che viviamo. Pagina dopo pagina emerge il tentativo di sostentamento tout court dell’autrice che rende ogni lettore il benvenuto nelle sue storie, portandolo lontano dagli slogan politici. Le tre opere che sono state tradotte da Olga Amagliani sono:

Da qui si vede il mondo intero” è un libro che parla di gravidanza e di ricerca d’identità ma parla anche d’amicizia e la traduttrice ci ha regalato dei dialoghi reali ed estremamente ironici. Sì, perché Francesca ha sollevato una questione importante, ossia com’è riuscita la traduttrice a mantenere i dialoghi originali. Olga si racconta al pubblico, asserendo che non sempre i dialoghi in lingua possono essere tradotti fedelmente in lingua italiana. Ragion per cui, oltre al lavoro di traduzione, vi è un lavoro di adattamento culturale del testo per rendere i passaggi dei testi più realistici ed ironici possibili. Difatti, le scene con protagonisti Dee e i suoi amici Vito e Kevin sono divertenti proprio perché la traduttrice si è immaginata cosa potessero dire e fare i personaggi appartenenti alla cultura di oggi e alla loro fascia d’età. Con ciò non si vuol tradire il testo originale, bensì donargli nuova luce e prospettiva di lettura, perché alcuni passaggi tradotti letteralmente qui in Italia avrebbero perso il loro significato. Noi lettori ci siamo ritrovati spettatori di un incontro che ci ha investito di un turbinio di emozioni, perché Enne Koens parla non solo ai ragazzi ma anche agli adulti, i suoi libri andrebbero letti insieme e commentati in chiave pedagogica. Il mondo è alla rovescia perché viene osservato attraverso gli occhi dei bambini con umorismo e libertà, esaltando il sentimento dell’amicizia come chiave d’identità. In questo modo si costruiscono liberamente la propria identità.

Inoltre, Francesca ci ha brevemente presentato “Sono Vincent e non ho paura” leggendo il prologo, come ha fatto per l’altro, decantandone gli ingredienti letterari: Bullismo, campo scuola, sopravvivenza, amici immaginari, elementi che rendono il romanzo frizzante e avvincente. In questo libro, Francesca Mignemi esalta il ruolo della fantasia a servizio della realtà, cogliendo sfumature che noi adulti non comprendiamo. Si affrontano i tabù senza cadere nelle trappole del tema problematico e si dà spazio alla letteratura inclusiva raccontando di comunità plurime senza etichette. Nonostante i temi forti, l’autrice non moralizza mai e non ci dona un bugiardino delle emozioni da seguire tout court. C’è da dire che questa presentazione mi ha arricchito molto anche perché è stato bellissimo sentire il prologo letto nelle due lingue, portandoci a comprendere come tutto cambia a seconda della lingua in cui è scritto. Non sono libri che si possono categorizzare, soprattutto perché ella ha la capacità di rappresentare tutto il mondo nel microcosmo. Sono uscita dalla libreria a braccetto con gli altri due volumi che mi mancavano di Enne Koens e con la consapevolezza che al mondo c’è qualcuno pronto a scrivere dell’immaginario dei bambini con profonda naturalezza.

CURIOSITà: I protagonisti dei libri di Enne Koens hanno tutti 10 anni come età anagrafica. Secondo l'autrice questa è l'età del cambiamento, dove la fantasia però ha ancora un ruolo importante.

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