Educare con le storie: “La bambina che salvò la strega”

Titolo: La bambina che salvò la strega

Autore: Alessandro Catalano

Pagine: 46

Anno: 2024

Editore: BookSprint Edizioni

L’incontro fra me e l’autore è stato un puro caso del destino, di un fortunato destino. Mentre ero allo studio fotografico di mio marito, impegnata nella correzione di alcuni testi digitali, Catalano stava scattando la foto che è poi stata messa nella quarta di copertina per la biografia del suo libro. Con l’occasione ci siamo conosciuti ed è nata una bella collaborazione, preceduta da una buona sintonia sul mondo letterario. “La bambina che salvò la strega” è il suo primo libro.

Questo libro è composto da cinque brevi storie per bambini, nelle quali, pur mantenendo la dovuta leggerezza che il lettore si aspetta di trovare, vengono trattati argomenti di un certo spessore, come la diversità, l’inclusione, la ricerca di sé stessi e le seconde opportunità. Tra i protagonisti incontriamo creature magiche, oggetti inanimati e animali, i quali, affrontando con coraggio ed entusiasmo la vita, compiono un percorso di crescita e di gioioso riscatto.

La bambina che salvò la strega è una breve raccolta contenente cinque racconti destinati ad un pubblico appartenente ad una fascia d’età minorile. Cinque racconti per bambini nei quali l’autore dà libero spazio ed espressione alla sua creatività, donando linfa vitale a creature magiche e ad oggetti inanimati. Queste storie risvegliando il bimbo dentro di noi che è sempre occupato nella ricerca dei colori con cui guarda la vita. Basti pensare al vampiretto che con semplicità conquista i lettori, i quali si appassionano alla sua storia d’amore con la dentista, desiderosa di vivere una vita diversa rispetto all’attuale. Oppure, lo stercorario che comprende che ciò che mangia, è spazzatura e decide di fare rivoluzione per vivere una vita migliore. E ancora, Adam e Awa che salvano la strega dal maleficio, riportando in vita il suo cuore risvegliato da nuove e calde emozioni.

Pedagogicamente parlando, ogni storia racchiude in sé una morale educativa forte e chiara. Nella prima storia, si sottolinea il bisogno di essere accettati per quello che si è; nella seconda storia si evidenzia come tutti abbiamo bisogno di piccoli atti d’amore e nella terza storia si sottolinea come niente è come appare e che siamo noi che dobbiamo cambiare la nostra vita. Dall’altro canto, invece le due tartarughe ci insegnano che spesso desideriamo vivere la vita d’altri e quando la possibilità di fare un cambio, non facciamo altro che rivolere indietro la nostra di vita. Ed infine, l’auto abbandonata rappresenta un sogno che accumuna tutti i bambini, primo mezzo per raggiungere i propri sogni. Tuttavia, nonostante ogni storia abbia un suo fine educativo, tutte hanno un filo conduttore: la diversità. Essa è vista come un distintivo da tenere in bella vista per spingere i bambini a vederla come un plus del proprio bagaglio emotivo. Ogni singolo personaggio è un esempio di coraggio che con entusiasmo e determinazione si lancia nel vuoto per dare una svolta alla vita attuale. Questo slancio permette al soggetto di compiere un percorso di crescita e di riscatto che avrà delle influenze positive su di sé e sugli altri. E’ un inno alla ricerca della propria identità, un inno alle seconde opportunità e all’unicità che ci contraddistingue.

Lo stile rispecchia quello utilizzato nella stesura dei racconti per bambini e ciò lo si evince non solo dalla scrittura semplice e lineare ma anche dagli ingredienti linguistici. Questo, perché lo scrittore non si perde in lunghe descrizioni ma va dritto all’obiettivo, mantenendo il piccolo lettore concentrato solo sulla narrazione della storia. Mantenendo i toni leggeri, lo scrittore affronta temi molto importanti ad oggi, che vanno affrontati sin dalla prima infanzia per educare il bambino dal punto di vista emotivo e relazionale. Difatti, queste storie evidenziano come fra le persone non vi debbano essere differenze di nessun genere e qualora, ve ne fossero ciò non deve portare ad atti discriminatori.

Catalano esorta all’inclusione, spingendo il lettore ad accettare e a cogliere la diversità non solo fra i pari ma anche dentro di noi. Ognuno di noi è un essere pensante con desideri e gusti differenti, perciò nessuno si deve omologare per il piacere altrui. La diversità non è un malessere da scacciare, è il riconoscimento della nostra unicità. I personaggi delle sue storie ci insegnano a vivere secondo i nostri schemi personali, seguendo solo la via che va verso le piccole felicità della vita. La bambina che salvò la strega è un libro che può essere usato come esercizio di prima lettura essendo racconti brevi e anche divertenti. Consiglio di acquistarlo agli adulti per donare ai bambini un libro pieno di entusiasmo e coraggio.

3 MOTIVI per leggerlo:

  • Per stimolare i bambini ad accettare e accogliere la diversità;
  • Per spronare alla coltivazione di una mente aperta e creatività;
  • Per educare alla leggerezza e ad un’attenzione alle emozioni.
ALESSANDRO CATALANO
Alessandro Catalano classe 1973, cresciuto a Trecastagni, un piccolo borgo alle pendici dell’Etna. Dal 2020 risiede a Catania con la moglie e i due figli. Ha sempre coltivato la passione per le arti in genere e per la letteratura in particolare. Da qualche anno ha intrapreso un percorso di crescita personale che lo ha portato a scoprire la meditazione e l’introspezione, e in questo viaggio interiore ha trovato la penna e ha cominciato a scrivere…

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