Presentazione del libro “Virdimura”

Questa è la seconda presentazione di Simona Lo Iacono a cui presiedo e devo dire che ogni volta rimango colpita dal suo modo di porsi elegantemente nei confronti del suo pubblico. Trovo che sia una persona estremamente sensibile e di buon animo e questo le permette sicuramente di cogliere le diverse sfumature della vita che riporta nei suoi romanzi. La prima presentazione fu a Palazzo Cultura dove presentò “Il mistero di Anna” mentre giorno 4 Aprile ha presentato “Virdimura” nella sede di Palazzo dell’Università, Catania.

L’incontro è stato organizzato dalla libreria Cavallotto e da Unitre (Università della terza età) con la partecipazione di due relatrici d’eccezione: Marcella Burderi e Lucia Trombatore. Entrambe hanno donato il loro parere sul contenuto del libro, partendo da un excursus specialistico in campo medico e storico dei temi discussi e affrontati in Virdimura. Esse hanno messo in luce le peculiarità del periodo storico e di come la Virdimura di Lo Iacono abbia aggiunto un valore in più all’ambito storico e medico. Alla fine la parola è passata all’autrice che ha esaltato i punti di forza di questo libro, scandagliando gli elementi salienti del romanzo e di come essa si inserisce in un contesto di privazione per le donne.

Anche in questo incontro Simona Lo Iacono ci guida alla scoperta di una donna sola ma illuminata e compassionevole, una donna che amava l’arte medica e la metteva in atto con maestria e compostezza. L’autrice ci svela le ricerche che ha dovuto svolgere per la stesura del libro e soprattutto, le difficoltà incontrate. Sì, perché Virdimura è un personaggio realmente esistito in Sicilia nel XIV secolo, in un periodo in cui la medicina e la scienza erano “cose da maschi”. Incurante di chi la addita come strega, la protagonista realizza un progetto di medicina e di inclusione, di conoscenza delle diversità, insegnando come prendere parte alla grande liturgia della natura.

Virdimura è un libro che promuove la connessione con il mondo circostante, esaltando anche il potere della danza e della musica ma soprattutto della risata e di combattere contro i pregiudizi. Un incontro indimenticabile e soprattutto oltre a ringraziare chi l’ha organizzato, ringrazierei Simona per aver scritto un’altra storia che pone l’accento su una donna tutta da scoprire e ammirare.


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